| Stefano Mariani, un noto ex giocatore di calcio, ora allenatore di una squadra di serie B, si trova coinvolto in un'avventura che mai avrebbe immaginato di vivere quando la neodirettrice del carcere dove è rinchiuso suo fratello gli propone di allenare una squadra di detenuti. Aggiudicarsi la loro stima e fiducia non sarà facile, ma Stefano decide di accettare la sfida.
La miniserie in due puntate è liberamente ispirata a una storia vera, raccontata per la prima volta nel 2003 nella trasmissione Sfide, è prodotta da Roberto Sessa e Enzo Tarquini per Grundy Italia. La regia è di Franchesco Miccichè anche autore del soggetto insieme a Nicola Baldoni, Piergiacomo Dirzi e Marcello Olivieri.
Prima Puntata
Stefano Mariani (Pierfrancesco Favino) è l’allenatore di una squadra di calcio di serie B, nonché noto ex giocatore. Sta attraversando un momento difficile con la sua squadra quando, a causa di un grave malore del padre, è costretto a rientrare nella sua città natale. Nel tornare, Stefano deve fare i conti con un passato che aveva cercato di dimenticare. La malattia del padre, una famiglia in disfacimento e suo fratello, Carlo (Edoardo Leo), rinchiuso in carcere perché accusato di rapina che, rassegnato, sconta la propria pena con remissione.
Al carcere Stefano incontra Silvia Mauri (Isabella Ferrari), la coraggiosa neo-direttrice che, riconoscendolo, gli propone di allenare la squadra di calcio formata da detenuti, che sta partecipando senza successo al campionato di terza categoria. Grazie a una deroga della Federazione Calcio, la squadra gioca tutte le partite in casa, proprio tra le mura del carcere. Silvia intende usare il calcio e il campionato proprio per dare una speranza ai detenuti, uno stimolo per tentare una sorta di "rieducazione". Stefano, licenziato dalla squadra di serie B, accetta di allenare quella dei detenuti. Il conflitto con Carlo, che rinuncia subito a giocare nel momento in cui il fratello diventa allenatore, e quello con il gruppo di detenuti che non ci stanno ad essere trattati male dal nuovo allenatore, saranno i problemi con i quali dovrà fare i conti. Mentre Silvia, alle prese con la gestione manageriale e umana del carcere, deve anche affrontare le problematiche del figlio Francesco, che vive molto male la separazione dei genitori. Ad aiutare il piccolo Francesco sarà proprio Stefano, che ne diventerà amico, mentre Silvia e l’allenatore si scopriranno attratti l’una dall’altro.
Ascolti:
LIBERI DI GIOCARE Rai 1 4.415 18,95%
Fonte: TvBlog.it
Seconda E Ultima Puntata
Grazie all’intraprendenza di Silvia e alle soluzioni tecniche e umane che Stefano trova sul campo per far sì che i detenuti siano una vera squadra, il gruppo diventa forte e compatto arrivando dapprima alla vittoria contro la squadra degli agenti di polizia penitenziaria, che partecipa anch’essa al campionato, e infine alla incredibile vittoria del campionato.
Una volta raggiunto l’obiettivo della promozione in seconda categoria, Carlo decide di assumersi fino in fondo le proprie responsabilità penali, iniziando così la sua "redenzione", mentre Silvia e Stefano, cambiati e accresciuti dall’esperienza della squadra, troveranno forse la forza per ricominciare insieme.
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